Il percorso rivendica la mia storia

Di Apostolos Apostolou Professore di filosofia

ATENE – Percorso: La dimensione o la configurazione dello spazio relativamente all’attuazione o alla durata di uno o più spostamenti. Corrente o movimento artistico o letterario nel suo concreto svolgersi. Il percorso anche con un senso filosofico e poetico è il momento in cui autodefinisce la domanda. Questa domanda che non s’identifica con i mezzi e gli scopi, con i dubbi, e con la angoscia, cioè tutte le situazioni che assediavano la vita ma è la domanda che giace silenziosa come attenzione che mostro per me stesso.

“Eppure, nel fondo di noi stessi, si sa che conta solo il cammino percorso.” (Bernard Moitessier navigatore e scrittore francese 1925 – 1994)

Alexandros Panagulis* in carcere, dove ottenere una matita e un pezzo di carta era impresa quasi impossibile, è diventato poeta.

Alexandros Panagulis

Il Percorso

Tre passi in avanti

e tre indietro di nuovo

mille volte lo stesso percorso

Seimila passi

La passeggiata di oggi

mi ha stancato

Forse perché

misuravo i passi

Ora sto fermo

ma domani

comincerò a camminare all’inverso

(La varietà abbellisce la vita!)

E un’altra cosa penso:

se faccio i passi più corti

quattro a quattro potrò misurarli

Sì l’ho pensata bene

Il percorso diventerà più bello…

Siccome la storia dell’ uomo è estranea non dobbiamo condividerne con qualcuno più di quanta ne possa sopportare. Soprattutto non dobbiamo rivelare la nostra storia non dobbiamo costringere qualcuno ad accettarla. Perché la nostra storia è piena alla merce della verità più potente e questa verità sono i percorsi della vita che tentano d’interpretare l’ enigma dell’ orizzonte dell’ esistenza.

Non si può toccare l’alba se non si sono percorsi i sentieri della notte. Khalil (Gibran poeta, pittore e filosofo libanese 1883 – 1931)

* Alekos Panagulis, simbolo della resistenza contro il regime dei colonnelli in Grecia, fondatore e leader di Resistenza greca, fu incarcerato e condannato a morte dopo un attentato fallito contro il dittatore Papadopulos nell’agosto del ’68. Dopo la sospensione della condanna a morte trascorse cinque anni in carcere in condizioni durissime, tornato in libertà in seguito a un’amnistia si occupò di documentare i rapporti fra il governo della nuova Grecia democratica e il passato regime; morì in un incidente d’auto appena due giorni prima della presentazione dei documenti in parlamento. La sua storia è magistralmente raccontata nel libro “Un uomo” di Oriana Fallaci, che gli fu compagna negli ultimi anni della sua vita. Negli anni di prigionia scrisse molte poesie che furono pubblicate nelle raccolte “Altri seguiranno” (1972) e “Vi scrivo da un carcere in Grecia” (1974). (http://alekospanagulis.altervista.org/)

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1 commento

  1. Circus 2000 a Senza Rete, luglio 1972

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